Come prepararci ad una buona settimana? Preparando un buon pranzo, una buona cena, un buon aperitivo. Momenti belli, da condividere con la famiglia o con gli amici e che mettono tutti di buon umore, avviando la settimana verso la giusta direzione. Ecco perché ogni giorno i nostri esperti del reparto di gastronomia preparano per voi antipasti, primi e secondi piatti che, freschissimi, sapranno conquistare e mettere d’accordo tutti.
Questa settimana “guest star” è la Cassœula, mercoledì 22 novembre. La regina dei piatti lombardi è indiscussa protagonista in questo periodo autunnale/invernale.
Il mito della Cassœula nasce all’inizio del XX secolo, ma le sue varianti più antiche probabilmente sono legate al culto popolare di Sant’Antonio abate, festeggiato il 17 gennaio. Questa solitamente era la data che segnava la fine del periodo delle macellazioni dei maiali. In quell’epoca i tagli di carne utilizzati per la Cassœula erano quelli più economici e avevano lo scopo di insaporire la verza, elemento invernale per secoli basilare nella cucina contadina lombarda. Secondo alcuni storici questo gustoso piatto lombardo potrebbe quindi esser nato da una progressiva aggregazione di ingredienti intorno al nucleo originale del piatto che era composta da verze e tagli di carne di maiale.
Altri storici ipotizzano invece che l’originale cassoeula prevedesse l’utilizzo di diversi tipi di carne e che solo in seguito vi sia stata una successiva semplificazione e riduzione di ingredienti. È anche plausibile che i due piatti, la versione “povera” e la versione “ricca”, avessero origine diversa e nel tempo vi sia stata una sorta di convergenza che ha portato al piatto come è attualmente conosciuto.
Ma veniamo al nome, spesso la parte più complicata del piatto. Il nome deriva probabilmente dal cucchiaio con cui si mescola (cassœu) o dalla pentola con cui la si prepara (casseruola).
Come sempre l’unanimità è difficile da raggiungere. E per alcuni esiste un’altra spiegazione per il nome. Pare infatti che, per tradizione, il piatto venisse preparato dagli operai dei cantieri edili una volta che l’edificio fosse giunto al tetto ed il nome derivi dall’attrezzo utilizzato per mescolarla durante la cottura, per l’appunto la “cazzuola”.
Davanti a questa versione decisamente più fantasiosa diciamo che, forse, la cosa migliore da fare è… assaggiarla! Vi aspettiamo allo Spaccio del Salumificio Gini, a Villa Guardia, in piazza Italia. E se volete essere sicuri di trovarne ancora qualche porzione, vi consigliamo di prenotarla in anticipo!
Piatti pronti, salumi nostrani, formaggi tipici, tagli di carne, ampia selezione di vini italiani, il tutto all’interno di uno spaccio storico che sta iniziando ad indossare la sua veste natalizia.
LUNEDÍ 20 novembre: Torte salate, Salumi nostrani e formaggi stagionati, Carni selezionate per arrosti, bollito e griglia.
MARTEDÍ 21 novembre: Pasta alla Norma, Melanzane alla parmigiana, Arancini di riso, Involtini di cotto e insalata russa, Minestrone di verdure, Salumi e formaggi tipici, Carni selezionate per arrosti, bollito e griglia.
MERCOLEDÍ 22 novembre: Cassoeula, Lasagne alla pizzaiola, Pizza, Salumi nostrani e formaggi tipic, Carni selezionate per arrosti, bollito e griglia.
GIOVEDÍ 23 novembre: Gnocchi alla romana, Pollo allo spiedo, Salumi nostrani e formaggi stagionati, Carni selezionate per arrosti, bollito e griglia.
VENERDÍ 24 novembre: Pizzoccheri, Bocconcini di Merluzzo fritto, Salumi nostrani e formaggi stagionati, Carni selezionate per arrosti, bollito e griglia.